giovedì 14 gennaio 2010

Onde gravitazionali

Perché un blog “tematico” sulla natura della forza di gravità ? Perché io e Marius pensiamo che sia la madre di tutte le domande senza risposta della fisica cosmologica. Nel blog presentiamo una teoria della gravitazione “non convenzionale” basata su principi meccanici classici, sul modello di quella teorizzata da Georges Louis Le Sage alla metà del XVIII secolo.
In particolare, come si vedrà nei successivi articoli, risulta basilare il concetto di gravità intesa come forza compressiva.
L'obiettivo è quello di sostituire i "controintutivi" concetti di azione "a distanza" o curvatura dello spazio tempo, con un modello meno "metafisico"
Nella teoria le onde gravitazionali, intese dalla Relatività Generale quali perturbazioni dello spazio – tempo, sono onde di pressione di natura elettromagnetica di un normale spazio tridimensionale.
L’effetto di reciproca attrazione tra due masse risulta, in realtà, essere un semplice effetto di mutua “schermatura” dalle onde con conseguente “decompressione” delle superfici affacciate e relativi effetti mareali.















Terra e Luna, per esempio, sono entrambe soggette a un flusso gravitazionale diretto verso il loro interno. Il flusso è originato dalla perturbazione creata dalle loro masse in uno spazio costituito da onde sinusoidali trasversali simmetriche che generano, per interferenza, onde stazionarie. Le prime, non piu’equilibrate, si propagano dall’esterno verso l’interno delle masse. Il flusso è proporzionale alla densità di massa. Conseguentemente all'effetto di schermatura, la Luna tende ad essere spinta verso la Terra e viceversa. Il moto orbitale riequilibra il sistema. La Luna, schermando parte della forza comprimente e causando una decompressione sulla terra, genera l’effetto di marea.

Gli interferometri cercano di rilevare le onde gravitazionali generate da sistemi estremamente lontani e altamente perturbati. In realtà le stesse onde dovrebbero essere presenti anche in sistemi debolmente perturbati come quello Terra – Luna. Il motivo per cui tali sistemi non vengono presi in considerazione è che il “segnale” gravitazionale sarebbe molto debole. Peraltro le anomalie rilevate nelle traiettorie delle sonde extrasolari Pioneer suggeriscono che l’intensità e il raggio di azione delle onde gravitazionali sono, probabilmente, maggiori di quelle teoriche.
Se, quindi, le onde gravitazionali fossero effettivamente onde di pressione al loro passaggio ogni cosa (interferometri compresi) subirebbe una deformazione elastica con il risultato che tra il prima e il dopo il passaggio per lo strumento non vi sarebbe alcuna differenza. Un sismografo ad altissima sensibilità, montato su sistema cardanico e piazzato in orbita, (ad es sulla SSI), in maniera da non rilevare la microsismicità terrestre, potrebbe essere il sistema adatto a rilevare tale tipo di onde.

Stefano Gusman

8 commenti:

  1. Mi sembra una teoria che potrebbe spiegare anche l'espansione dell'universo in quanto le zone limitrofe dello stesso riceverebbero più radiazioni e quindi più spinte dall'interno che dall'esterno.

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  2. E' una possibilità....Tuttavia, alla luce delle incredibili osservazioni di Halton Arp (sulle quali ho appena pubblicato un articolo) a mio parere occorrerebbe prendere anche in considerazione l'ipotesi di un universo stazionario e indefinitamente esteso, nel quale le dinamiche dei corpi celesti sono ascrivibili all'energia potenziale intrinseca allo spazio stesso, che diventa cinetica nelle regioni in cui si creano delle "buche di potenziale"

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  3. Se le onde gravitazionali fossero onde di pressione il modo migliore per rilevarle sarebbe quello di piazzare un sismografo ad alta sensibilità a bordo della stazione spaziale internazionale in maniera da eliminare tutte le interferenze dovute ai microsismi che continuamente si verificano sulla Terra.

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  4. Ho letto, cercando notizie sulla gravità, che viene trasmessa mediante un bosone di spin 2.
    Mi piacerebbe, se possibile, qualche notizia in più da parte di Marius che saluto e ringrazio in anticipo.
    P.s. la fonte è: www.fisicaparticelle.altervista.org

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  5. Gaetano, il bosone di spin 2 di cui parli è il "famigerato" gravitone, ovvero il supposto mediatore quantistico della gravità, mai rilevato sperimentalmente. Teoricamente dovrebbe essere il vettore dell'informazione relativa alla mutua posizione di due masse nello spazio, viaggiare alla velocità della luce (come il fotone ) e, quindi, esser privo di massa, ma dotato di proprietà attrattive. Per cercare di visualizzare il comportamento di questa particella dovresti immaginare due masse che si "sparano" gravitoni con una frequenza (e, quindi, un'intensità) crescente al diminuire della distanza.
    La mia opinione è che questo modello non funzioni e che, come potrai leggere fra le righe della fonte che hai citato, cio' che si sta cercando e' l'etere (non pronunciare mai questa parola in presenza di fisici pero'). Il famoso campo di Higgs che dovrebbe fornire la massa inerziale alle particelle elementari e che si cerca con i superacceleratori cos'è secondo te ? Secondo me è lo stesso ente che trasmette anche la forza gravitazionale e tutte le altre forze. Per avere indizi in tal senso dobbiamo aspettare gli esiti dell'esperimento Alice in LHC (facendo tutti gli scongiuri del caso come ben sai:-)
    Penso che un confuso spettro di assorbimento da parte dei rilevatori di Alice, con particelle elementari sempre meno distinguibili dal plasma di energia in cui sono immerse sarebbe un indizio della presenza dell'etere...
    Si comincia, a quanto pare, a ottobre...Stiamo a vedere.

    Grazie a te per la segnalazione e l'interesse e a presto.

    Ciao.

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  6. Marius, grazie!
    Chissà cosa speravo. A questo punto mi piacerebbe sapere con quale ragionamento gli viene attribuito "spin 2". A proposito di scongiuri... la mia teoria è: meno male che l'universo è così complicato altrimenti a quest'ora... Ma questo prevederebbe un intervento esterno che mi troverebbe completamente spiazzato.
    Cordialità

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  7. Lo spin 2 deriva dai risultati della formalizzazione matematica della teoria quantistica della gravità quella, per intenderci, che dovrebbe portare alla grande teoria unificata dove anche la gravità rientrerebbe nel modello standard quantistico insieme alla forza elettromagnetica e a quella nucleare debole e forte. Si tratta, pertanto, di una caratteristica che dovrebbe avere il gravitone qualora fosse rilevato.
    Cosa intendi per intervento esterno e perchè ti dovrebbe spiazzare ?
    Ciao.

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  8. L'intervento esterno dovrebbe essere il/un creatore o qualcosa di simile. Certo che spiazzerebbe un materialista come io credo di essere.
    Ciao.

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